Nostalgia di mare? Quando capita cerco di tirarmi su cucinando qualcosa che me lo ricorda, come un bel fritto di paranza dell’Adriatico. Ma in città è complicato. Difficile trovare tutta la varietà. Specie fuori stagione. Beh, c’è un trucco, o meglio, una soluzione…In questo caso, la soluzione è nata da uno dei miei giri nei negozi di surgelati, che mi piace esplorare per cercare qualcosa di sfizioso e inusuale. Nell’ultima visita, l’occhio è caduto su una confezione chiamata “Paranza dell’Adriatico”, che prometteva sei diverse qualità di pesciolini pescati a rete (alici, molo, triglie, gallinelle, sardine, e paganelli) e surgelati a crudo in una confezione da 500 g, pronti da friggere o da cuocere alla piastra. L’aspetto era invitante, il prezzo accessibile e così non ho resistito alla tentazione di preparami una cenetta in stile romagnolo.
Ingredienti
Una confezione da 500g di Paranza dell’Adriatico surgelata
Olio da frittura (1lt) e farina di semola di grano duro
Due piadine pronte da ripassare in forno
Verdure da grigliare (melanzana, zucchine, pomodori, finocchio)
Olio evo, sale e aromi vari.
Preparazione
Contorno: preparate la melanzana e un paio di zucchine tagliandole in larghe strisce, per eliminare i semi e averle belle piatte, così sulla griglia cuociono meglio. I pomodori, in questo caso del tipo a grappolo e di dimensione media, vanno tagliati a metà e privati dei semi. Il finocchio, infine, va tagliato a rondelle. Cuocete le verdure su una griglia leggermente unta di olio perché non attacchino e, man mano che sono pronte, passatele con olio evo e sale. L’ideale è condirle caldissime appena tolte dalla griglia perché assorbono meglio l’olio, poi lasciatele riposare fino al momento di andare in tavola. Disponetele su un piatto aggiungendo un po’ di olio a crudo e spolverando ogni verdura con un’erba aromatica adatta. Io ho utilizzato basilico per i pomodori, prezzemolo per le zucchine, origano per i finocchi e timo per la melanzana.
Pesce fritto: lasciate scongelare per qualche ora il pesce nel frigo. Una volta pronto, dategli una sciacquata, asciugatelo e passatelo nella farina di semola di grano duro. In una padella dai bordi alti mettete un litro di olio da frittura (d’oliva o di semi, a vostra scelta) e fatelo scaldare bene. L’ideale è una temperatura di 160-180 gradi che potete valutare a occhio buttando nella padella un pezzettino di pane e vedere se soffrigge in modo corretto. Non esagerate, altrimenti l’olio inizia a bruciare e a produrre dei residui neri che rovinano tutto.
A questo punto mettete a friggere il pesce (metà o un terzo alla volta), giratelo piano e, non appena sarà ben dorato, toglietelo dalla padella e appoggiatelo su carta da cucina per asciugarlo dall’olio in eccesso. Salatelo.
Che Romagna sia: non dimenticate di mettere un paio di piadine a rinvenire nel forno! Poi portate in tavola la frittura con le verdure grigliate, e l’operazione nostalgia è completa…
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