La moda si alimenta di colpi di fulmine. L’altro ieri a White, la rassegna dedicata ai dealer della moda femminile, mi sono innamorata delle creazioni di Suzusan: sciarpe, scialli, maglieria, plaid made in Japan realizzati in morbida lana mohair o in cashmere, caratterizzati da tinture naturali e fantasie delicate e lavorate come nella tradizione dei kimono. In una parola oggetti molto belli: belli da vedere in tutte le loro trame preziose allo stand di Suzusan, belli da toccare nella loro calda e impalpabile consistenza. Belli da avvolgere intorno al collo o da drappeggiare sulla poltrona preferita di casa.
Suzusan è un marchio giapponese originario della città di Arimatsu dove la famiglia Murase da oltre cent’anni realizza tessuti secondo la tradizione shibori, una tecnica manuale antica di quattro secoli, attraverso la quale il tessuto viene legato, cucito e infine colorato con tinture naturali creando, oltre a sfumature e contrasti, uno spessore tridimensionale. Un processo produttivo rimasto invariato nel corso del tempo e che è ormai quasi del tutto abbandonato dalle nuove generazioni di giapponesi. Non dalla famiglia Murase e non dal primogenito Hiroyuki che è cresciuto nel culto della tradizione shiburi.
Arrivato in Europa nel 2002 per studiare architettura e arte, prima in Gran Bretagna e poi all’accademia di Düsseldorf, Hiroyuki ha rilanciato il marchio di famiglia in Germania diventando direttore creativo di Suzusan. Accanto alle collezioni di sciarpe, scialli e maglie, da uomo e da donna, Hiroyuki Murase ha anche ideato una serie completa di lampade in tessuto realizzate secondo la tecnica shiburi che nel 2006 gli hanno valso il Good Design Award.
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Nel settore del fashion intanto Suzusan è diventato in pochi anni un marchio molto apprezzato, presente in molte città italiane ed europee nelle boutique di tendenza che hanno contribuito a diffondere l’estetica giapponese nella moda.
Le sue creazioni, realizzate a mano con lane nobili, sono uniche e coniugano tradizione e innovazione esattamente come succede nelle migliori aziende italiane.
Per questo ho avuto la tentazione di inserire Suzusan come “special guest” nella rassegna del made in Italy che ho selezionato per il mio ultimo articolo su White Milano. Ma per motivi di spazio non vi avrei più raccontato degli artigiani di Arimatsu, e della famiglia Murase che con il primogenito Hiroyuki, da cinque generazioni, porta orgogliosamente avanti una tecnica giapponese antica. Non è una bella storia?
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charo
11 Marzo 2015 at 12:00es lindo saber que los japones conservan tantas cosas preciosas!….grazias!
sidilbradipo1
4 Marzo 2015 at 15:25Tessuti meravigliosi <3
Ciao
Sid
lamodavaalmercato
4 Marzo 2015 at 10:17…una bella storia! le foto restituiscono la morbidezza dei tessuti!