Versatilità e rigore. Due elementi opposti che quando s’incontrano nella moda possono dare vita a risultati davvero sorprendenti. Come gli abiti della stilista milanese Nicoletta Fasani che possono trasformarsi in maglie t-shirt, gonne, top, sciarpe o coprispalle ma che alla fine risultano le molteplici interpretazioni di un’unica figura geometrica, il rettangolo.
Il gioco degli opposti e la combinazione di elementi diversi sono fattori costanti nella formazione di Nicoletta Fasani che non a caso, dopo gli studi di filosofia, ha ottenuto un master con una tesi sulle differenze di genere. E che non a caso, mentre studiava all’università, faceva pratica di taglio e cucito ai corsi triennali organizzati dalla Regione Lombardia. “Lì ho visto che tutti gli elementi di un abito alla fine sono costituiti da rettangoli, e allora, seguendo anche una mia ricerca di essenzialità, mi sono applicata su abiti costituiti su quell’unica forma geometrica”.
L’altra ricerca sulla quale Nicoletta ha lavorato molto è quella dei materiali. Per le sue collezioni utilizza solo tessuti naturali: cotone biologico e lane lavorate in un maglificio di Rivello, in Basilicata.
Ma anche il filato ecologico per eccellenza, la canapa, che viene proposta anche stampata a mano con i timbri del del laboratorio tessile Hub di Milano, in una speciale collezione capsule realizzata per quest’estate. Scelte consapevoli, che portano la stilista a realizzare una moda etica e sostenibile.
Assecondando questo continuo ricorrere di opposti, in compenso Nicoletta quando crea le sue collezioni gioca molto. Con la geometria, inventando per i suoi rettangoli di stoffa sempre nuove forme, ma anche con le parole e con i numeri.
E pone il suo nome – Niki – come suffisso dei capi che battezza in base al numero di trasformazioni che possono assumere: Mononiki, Biniki, Triniki… quindi un tubino portato sottosopra diventa una maglia con il collo ad anello o anche a cappuccio, un abito assume due personalità grazie all’utilizzo di due tessuti diversi e reversibili, la maglia può diventare un ampio coprispalle o anche un top, e una gonna può essere utilizzata come sciarpa da annodare in tanti modi.
Il divertimento di Nicoletta è nell’invenzione di capi che possono giocare tanti ruoli nel guardaroba di una donna.
Ma il suo impegno va anche nella direzione di uno stile di vita che si oppone all’accumulo e agli sprechi. Da qualche tempo la stilista organizza anche dei laboratori dove insegna a creare accessori con gli scarti dei tessuti: ne vengono fuori portachiavi, bracciali, collane. Il progetto, che finora è stato portato in tanti spazi pubblici come biblioteche, associazioni, e ad eventi legati al tema della sostenibilità, si chiama “Scartoria“.
Un tema serio, proposto ancora una volta, secondo lo stile di Nicoletta, in maniera divertente. E questo ce lo fa apprezzare ancora di più.
Tutte le informazioni sulle collezioni della stilista Nicoletta Fasani e sui punti vendita le potrete trovare sul suo sito e sulla pagina Facebook.
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