Il primo jeans non si scorda mai. I miei furono dei pantaloni di marca Roy Roger’s. Li ricordo come fosse adesso: in denim blu scuro, con le cuciture gialle e una tasca porta attrezzi all’altezza della coscia destra. Me li comprò mia mamma a Brescia in un negozio che ormai non c’è più e che si chiamava Il Fulmine. Avevo sei anni e l’acquisto di quei jeans significò per me l’emancipazione dagli abitini di mussola ricamati a punto smock che hanno segnato l’infanzia di tante bambine negli anni ’60. Con quei jeans invece io mi sentivo grande come i ragazzi americani che vedevo alla TV, libera di correre e anche di sporcarli perché, “tanto non si vedevano le macchie”. Come era nello spirito del tempo, mia madre li scelse di taglia decisamente abbondante e così quei jeans Roy Roger’s mi accompagnarono per molte stagioni, tanto che a 10 anni, in piena moda hippy, ottenni il permesso di tagliare l’orlo a frange e di stingerli nella candeggina. Ricordo che ormai mi arrivavano al polpaccio. Cose che capitavano ai bambini nati del secolo scorso…
Questa lunga digressione per dire che mi ha fatto piacere sapere dell’apertura del flagship store Roy Roger’s a Milano in Corso Venezia 8. Non solo per l’effetto flash back di cui sopra, ma soprattutto perché è un bel negozio, che ha un suo senso anche nell’affollata offerta del Quadrilatero. Un luogo che comunica la storia di un’azienda orgogliosamente a conduzione familiare – il Gruppo Sevenbell – e prima produttrice nel 1952 del jeans made in Italy come è stata ricordata nella mostra Archive is Life allestita per il lancio del monomarca: una selezione di quindici capi ed alcuni rari documenti grafici, fotografici e cartacei, provenienti dall’archivio Roy Roger’s.
Un orgoglio ribadito dalla scritta “Non c’è futuro se non hai una vera storia” che campeggia nel negozio e che accoglie il cliente tra le boiseries in rovere delle pareti. L’ambiente, realizzato con un gusto retrò, si sviluppa su due piani, dove sono esposte le collezioni Roy Roger’s uomo, donna, bambino e la linea President’s uomo.
Una scala a chiocciola porta al soppalco dove, accanto a un secondo spazio espositivo, è approntata una sala dove è possibile farsi realizzare jeans personalizzati da una sarta che prende le misure e confeziona i pantaloni in 15 giorni con una Singer originale anni 60. Un servizio che ribadisce la sostanza di uno stile autenticamente made in Italy e che al contempo marca una linea di distinzione con la concorrenza. Insomma: ci piace!
ROY ROGERS
Milano
Corso Venezia 8
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