Vacanze: il mio bellissimo viaggio in Puglia

Sono tornata da poco dalla breve vacanza in Puglia che avevo annunciato sul blog. Ho ancora gli occhi pieni dell’azzurro trasparente dell’acqua di Polignano a Mare e di Punta della Suina, vicino a Gallipoli, del rosa della pietra di Trani, dell’oro del barocco leccese, del bianco dei trulli di Alberobello e poi l’ocra della sterminata campagna, cosparsa di ulivi e mietuta a grano. E tanta nostalgia per i sapori di una cucina fatta di ingredienti genuini e sempre freschi: la crosta croccante e dorata del pane, la delicatezza delle mozzarelle di Andria e delle burrate appena pronte, il gusto sapido dei frutti di mare, la dolcezza del Negroamaro rosato…  tornata a Milano il cibo di tutti i giorni mi sembrava quasi insapore. La chiave del successo del viaggio è stata anche la scelta del periodo fuori stagione. Sicuramente in estate inoltrata i centri balneari e le coste sono molto più caotici e affollati. Tuttavia per la sua ricchezza culturale, per le attrazioni artistiche, per la sua ricchezza e genuinità della cucina, la Puglia è una destinazione da raccomandare sempre. Mi mancano ancora un sacco di cose da vedere, questo è stato solo un assaggio…

IL VIAGGIO
Abbiamo girato la regione in macchina, percorrendo strade poco trafficate, tratti autostradali e veloci tangenziali. Un viaggio on the road, senza vincoli di prenotazioni grazie all periodo di bassa stagione. Avevamo stabilito solo le tappe dove dormire: due notti a Trani, tre a Lecce, una a Cattolica, nella riviera Romagnola, per spezzare la tirata del percorso di ritorno Lecce-Milano. Non abbiamo effettuato trasferimenti durante i fine settimana evitando quindi code e traffico. Avremmo voluto alloggiare in qualche masseria, ma la maggior parte di queste strutture è situata in campagna e alla fine abbiamo scelto di pernottare nei centri abitati, in modo da potere  godere cene e dopocena in giro per strade e piazze senza bisogno di risalire in macchina per tornare a dormire. Mi riprometto comunque di tornare in Puglia e di alloggiare in qualche agriturismo.
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TRANI
La prima tappa del viaggio si è svolta a Trani. Siamo partiti da Milano alle 7 del mattino e siamo arrivati alle 16 dopo un percorso di 839 chilometri che si è svolto per lo più in autostrada. Non abbiamo trovato traffico, se si esclude una breve coda a San Lazzaro. Dopo Ancona la carreggiata è rimasta praticamente deserta. Man mano che si procedeva verso sud la luce variava, diventando sempre più chiara e limpida. Trani è una città fatta di pietra chiara, con un bellissimo centro storico che avvolge il porto come un anfiteatro.

La cattedrale per cui è famosa è strepitosa, si taglia imponente tra la sua piazza e il mare, accendendosi di luce rosa al tramonto. Il porto è delizioso, inondato di sole al mattino e animato dal commercio del pesce fresco. E’ dominato da un lato dalla cattedrale e dal lato opposto dai giardini di Villa Comunale. Dietro al porto si estende il centro storico, con palazzi nobili, ristoranti, vie animate piene di boutique e di negozi eleganti. Una Città Slow, come si definisce nei cartelli, che mi è piaciuta moltissimo e che vi racconterò più diffusamente, perchè merita un approfondimento a parte.

Facendo base a Trani abbiamo visitato Castel del Monte, capolavoro di architettura medievale costruito nel 1240 dall’imperatore Federico di Svevia che si staglia sopra una meravigliosa, infinita campagna coltivata.

POLIGNANO A MARE
Lasciata Trani diretti a Lecce, abbiamo fatto tappa sulle spiaggette di Polignano a Mare, inaugurando l’estate con il primo bagno sole e una nuotata nelle acque cristalline lambite dllea rocce ocra di Cala Paura. Polignano è giustamente tra i luoghi più rinomati della Puglia e uno dei più fotografati per la fotogenia dei suoi ambienti:  il paesino sta come sospeso su una costa bellissima. All’interno è un susseguirsi di viuzze e piazzette colorate e piene di negozietti e ristorantini, alcuni su fastastici spiazzi sul mare. La prossima volta che torno in Puglia, alloggio sicuramente in uno dei bed and breakfast di Polignano!

ALBEROBELLO
Sempre nel tragitto verso Lecce, lasciata Polignano, abbiamo fatto una puntatina ad Alberobello, immancabile attrazione per i suoi trulli. Terminato il giretto turistico, abbiamo fatto una sosta golosa a La Fontana, una tipica braceria, aperta dal 1914, dove si sceglie cosa mangiare dal banco della macelleria e della salumeria. Dosi abbondanti, prezzi ottimi, atmosfera genuina: da consigliare vivamente!

LECCE
A Lecce abbiamo pernottato per tre notti, scegliendola come base per visitare i paesi e spiagge del Salento. Sono rimasta conquistata dallo splendore dell’architettura barocca del suo centro storico. Una volta identificate sulla mappa della città piazza Sant’Oronzo e Piazza Duomo e le tre porte d’ingresso (Porta Napoli, Rudiae e San Biagio) a Lecce è bello perdersi tra vie, piazze, palazzi nobiliari dalle ricchissime facciate, chiese cariche di decori barocchi. Il centro, se non si entra nei musei civici, si gira in poche ore, ma la città con i suoi rituali merita un approfondimento a parte che pubblicherò nei prossimi giorni.

LE SPIAGGE DI GALLIPOLI
Abbiamo trascorso una bellissima giornata di mare a Punta della Suina, a sud di Gallipoli, immersi in un’acqua caraibica. La spiaggia di sabbia bianchissima si raggiunge attraversando una pineta ombreggiata della quale ancora ricordo il profumo. Sono disponibili anche lettini nel lido che si affaccia sulle rocce. Da tenere nell’album dei ricordi.

BAIA DEI TURCHI
Nei pressi di Otranto, un altro posto di mare indimenticabile con spiaggia bianca lambita da una pineta.

OTRANTO
La perla finale del viaggio: non sapevo che Otranto fosse così affascinante. Adagiata su un mare ovunque trasparente che viene usato nei pressi del porto come piscina dagli abitanti locali, con una maestosa cattedrale risalente all’epoca dei Normanni e decorata con mosaici del 1100, con spettacolari scorci dalle mura del castello Aragonese. Poi tantissimi negozietti dove fare shopping di qualità: sandali in cuoio, artigianato locale, boutique raffinate. E la gelateria Martinucci che dal 1950 è un laboratorio avanzatissimo di pasticceria. Altro posto dove vorrei avere soggiornato più a lungo.

A CONSUNTIVO: abbiamo percorso in sei giorni circa 2.200 chilometri in macchina, pernottando in  tre strutture alberghiere. Il costo medio per gli alloggi in regime B&B è stato di circa 90 euro a notte in camera doppia. Per i pasti la spesa  è variata tra i 10 e i 35 euro a pasto, tenendo conto che la sera abbiamo sempre scelto ristoranti di pesce. Quando in spiaggia abbiamo scelto tratti custoditi, le tariffe per un ombrellone e due lettini sono state di 15 euro. Ci siamo trattati bene e abbiamo sempre avuto la sensazione di spendere il giusto. Anche questa una sensazione positiva in vacanza.