Chiaro che a Audrey la moda di Lunatica sarebbe piaciuta. La Hepburn si sarebbe sentita a casa in quello spazio bianco e colorato, luminoso come un set fotografico, che si apre attraverso una porta a vetri su un cortile stile vecchia Milano nel quartiere dell’Isola. Tra gli abitini di taglio sartoriale, bluse con scollo rotondo, morbide gonnelline a vita alta, soprabiti in tessuti jacquard e piccole borse di pelle pregiata avrebbe ritrovato anche una Vespa del 1958, perfetta citazione del film Vacanze Romane. Lo scooter di Lunatica però è lì per scorrazzare la sua nuova Audrey nella Milano degli anni Duemila, con i suoi grattacieli avveniristici che la proiettano verso il futuro. Non è una moda nostalgica infatti quella proposta da Silvia Mattje e Alessandro Gorla, i due soci che hanno dato vita tre anni fa a questo particolare brand di abbigliamento caratterizzato da linee nette e tessuti di alta qualità. E’ una moda erede della nostra tradizione artigianale che propone capi classici del guardaroba femminile e di realizzazione sartoriale ma declinati con un gusto contemporaneo, che coniuga fantasie e colori secondo le ultime tendenze evitando cadute modaiole.
Uno stile senza tempo? No, uno stile nel tempo, per una donna di oggi che ha capito come vestirsi, che conosce l’eleganza ma anche la praticità di un abitino ben tagliato, di un tessuto a prova di piega, di un top dal giromanica perfetto. Insomma: la modernità del bon ton. Prima di conquistarmi nel punto vendita di via Sebenico 13, le creazioni di Lunatica mi avevano catturato sul web. Seguivo la pagina di Facebook che mi era stata consigliata da un’amica e mi piacevano le interpretazioni di Silvia Mattje mentre indossava i suoi capi. Proposte formalmente perfette nell’equilibrio delle proporzioni e degli abbinamenti di colori e fantasie ma anche ironiche e scanzonate. Di chi con la moda e le citazioni sa e può giocare.
Quando ho varcato il portone a vetri di Lunatica aderendo a un invito via social, ho ritrovato quello stile in una serie di deliziose, coloratissime gonne a vita alta, di abiti anche lunghi in preziose trame jacquard, di top senza maniche dal taglio smilzo, di cappotti in morbido panno casentino della prossima collezione autunno-inverno che mi hanno conquistato. Non ho trovato in quel momento Silvia Mattje ma ho fatto due chiacchiere con Alessandro Gorla, l’altra metà del brand Lunatica, designer, curioso di moda, appassionato di trame e tessuti – nonchè autore del restauro della bellissima Vespa che campeggia nel loft. La conoscenza con Silvia – che ha una vasta esperienza nel campo della moda e che ha definito il gusto di Lunatica – è avvenuta attraverso l’incontro con amici comuni e si è cementata attraverso la condivisione di una precisa idea di stile che si è realizzata con la fondazione del loro brand nel 2013. Nel febbraio scorso l’apertura del negozio-showroom nel quartiere Isola, in uno spazio ricavato dai locali della Meucci, un’ex fabbrica dove un tempo si realizzavano i preparati per i gelati artigianali.
Qui, tra le pareti di piastrelle bianche, poltroncine bianche in stile impero e bei libri di fotografie, trova spazio anche l’atelier di sartoria, guidato con mano esperta da Silvia. La qualità del prodotto artigianale è evidente al primo sguardo ma anche al primo tocco: basta sentire sotto le dita la cura con la quale sono cucite le fodere sull’orlo delle gonne o la doppiatura in seta delle bluse con la manichina corta. Dettagli che mi hanno conquistato: approfittando dei prezzi invitanti di fine collezione, ho acquistato una gonna a pieghe di cotone e una blusa rossa e blu elettrico con una bella fodera arancione. Ma conto di tornare da Lunatica in previsione dell’autunno: mi è rimasta la curiosità di indossare i soprabiti in panno casentino…
Nota del 13 maggio 2016: Lunatica si è trasferita in Via Nerino 2, a Milano
LUNATICA
Via Sebenico 13, Milano
tel. 348 8959513
info@lunaticastyle.com
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sidilbradipo1
20 Luglio 2015 at 15:21L’abito Tundra di seta è assolutamente strepitoso <3
Ciao
Sid