La ricetta di questi canestrelli dolci con ricotta, uova, arancia e zafferano è tipica della Sardegna, dove vengono preparati specialmente in occasione della Pasqua. Si tratta di cestini realizzati con un semplice impasto di farina e strutto, ripieni di una crema a base di formaggio fresco o ricotta. Diffusi in tutta la regione prendono nomi diversi a seconda delle provincie, ma sono conosciuti soprattutto col nome di Casadinas. Come tutti i piatti realizzati nelle cucine di casa, ne esistono infinite varianti per forma, dimensione e ripieno, comprese versioni salate, con la crema completata da verdura cotta. Veloci e facili da preparare (se non volete realizzarne versioni troppo elaborate…) i canestrelli dolci sono un’alternativa casalinga e genuina (oltre che decisamente economica) alle solite colombe di pasticceria.
INGREDIENTI
(per una quindicina di canestrelli o Casadinas)
Per la pasta
Farina 00, 500g (ma esistono versioni anche realizzate con la semola di grano duro)
Strutto, 100 gr.
Sale fino, qb
Per il ripieno
Ricotta fresca di pecora, 500 g (ma si può usare qualsiasi formaggio fresco, purché non salato)
Uova intere, tre
Arance non trattate, una
Zucchero, 100g
Zafferano, una bustina
Uva passa, 40-50g
Farina 00, un cucchiaio.
PREPARAZIONE
Mettete l’uva passa a rinvenire in un po’ di acqua tiepida e occupatevi della pasta. Versate la farina setacciata in una ciotola insieme allo strutto e a un pizzico di sale. Impastate a mano aggiungendo un po’ di acqua tiepida finché non avrete ottenuto un composto elastico e compatto. Dategli la forma di una palla e lasciatelo riposare coperto per una ventina di minuti.
Mentre l’impasto riposa, preriscaldate il forno (normale) a 170 gradi e preparate il ripieno.
In una ciotola sbattete la ricotta (dopo averla ben scolata dalla sua acqua) con le uova intere.
Poi aggiungete lo zucchero, la scorza grattugiata dell’arancia, la bustina di zafferano e continuate a mescolare. Alla fine aggiungete anche l’uva passa ben strizzata e date un’ultima mescolata: la crema è pronta.
È ora di riprendere la pasta: col mattarello o con l’apposita macchinetta stendetela sino a raggiungere uno spessore di un paio di millimetri poi, utilizzando una scodella o un coppapasta, ricavatene dei dischi di circa 10 cm di diametro.
Mettete al centro di ogni disco un cucchiaio di crema, poi sollevate i bordi e stringeteli in più punti con i polpastrelli per dare alla pasta la forma di canestrello. Rabboccate con un po’ di crema senza superare il bordo e passate al canestrello successivo. Man mano che sono pronti, posizionateli su una placca coperta da carta da forno, stando attenti che non si tocchino tra loro.
Una volta messi nel forno, i canestrelli saranno pronti non appena inizieranno a dorare: ci vorranno dai 25 ai 40 minuti, dipende dal forno. Tenete presente che la pasta deve risultare ben cotta e croccante ma senza diventare secca, mentre il ripieno deve essere asciutto ma ancora molto morbido. Insomma: dopo una ventina di minuti aprite il forno, prendete un canestrello e verificate il punto di cottura. Non fatevi ingannare dalla pasta che, essendo priva di uova, tende a non scurire assumendo il classico color biscotto anche una volta cotta. Togliete dal forno, lasciate raffreddare e servite i vostri dolci ancora appena tiepidi.
I consigli di Gigi
Le casadinas si possono realizzare basse e larghe, più alte e strette e con le più diverse farciture, sia dolci sia salate. Insomma, definita la “base” potete sbizzarrirvi a vostro piacimento. Salate sono ottime come antipasto, dolci si servono alla fine del pranzo meglio se abbinate a un buon vino passito. Molti sardi, poi, le completano con una spolverata di zucchero a velo o con un po’ di miele: dipende dai vostri gusti.
Se avanzano vanno bene per una merenda accompagnate da un the o da caffè; si possono anche consumare il giorno dopo, ma non oltre, in quanto le creme a base di ricotta e uova, anche se cotte, sono velocemente deperibili.
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