Era da tempo che volevo andare a vedere un locale di Milano che si chiama Ciclosfuso. Me ne aveva parlato Roberto Sironi, amico e artista che aveva tenuto una mostra sul tema della bici in occasione dell’inaugurazione di questo locale milanese, dove si riparano e si vendono biciclette e si degusta del buon vino. “È un posto davvero speciale – mi aveva detto – vallo a visitare, è un bello spunto per il tuo blog”.
C’è voluto l’invito a una seconda mostra di Roberto a Ciclosfuso per recarmi finalmente in Zona Navigli e da via Vigevano prendere la stretta via Sartirana dove al n. 5, entrando dall’ingresso dell’officina di riparazione di biciclette, mi sono trovata in un grande spazio con archi in muratura e soffitto in travi di legno a vista, dove biciclette vecchie e nuove convivono perfettamente con grandi botti in acciaio, un bel bancone da bar come quelli di una volta e tavoli ampi in legno di faggio.
Accanto al bar, una porta a vetri immette su un cortile in stile vecchia Milano – arredato con altri tavoli e sedie – a cui si accede dall’ingresso principale del locale che dà su via Vigevano, al 43.
Trovare Ciclosfuso non è proprio facilissimo ma ne vale la pena perché regala il gusto della scoperta: è un posto autentico, una vera officina con rivendita di biciclette e una vera vineria dove si possono anche degustare formaggi e salumi di qualità senza le derive modaiole della maggior parte dei nuovi locali di Milano nell’era del post Expo.
I due soci, Gianluca Casella e Matteo Riva, si sono conosciuti tre anni fa durante una vacanza in Grecia con le famiglie, scoprendo la comune passione per le bici e il vino e l’esigenza di volere cambiare radicalmente le loro vite lavorative, molto bene avviate ma sempre meno appaganti.
L’idea di Ciclosfuso ha preso subito forma e, dopo un viaggio nelle capitali europee dove la cultura della bicicletta è più radicata, visite alle fiere e fattorie italiane alla ricerca di vini e prodotti alimentari e corsi di sommelier, la scoperta di questo ampio spazio industriale adibito all’inizio dell’800 a magazzino proprio di botti di vino.
È stato amore a prima vista e il contesto intorno al quale si è realizzato il progetto di un luogo dove i frequentatori ritrovano il piacere delle tradizioni italiane: vino sfuso conservato nelle botti d’acciaio e proposto in 8 tipologie, la bella varietà di un centinaio di etichette selezionate in 46 aziende, meritevoli prodotti culinari come affettati di crudo, coppa piacentina, culatello, fiocco, culaccia, mandola, salame felino e lardo, formaggio lodigiano e gorgonzola, crostoni, tartare di manzo, ma anche proposte ‘vegetariane’ con insalate, succhi e centrifughe agricole.
C’è anche una scelta di birre artigianali e di bevande analcoliche d’antan, come la spuma e le limonate ma non trovate Coca cola o similari. Da appassionata di cibo, ho trascurato di dirvi della ciclofficina dove Mattia, meccanico esperto, rimette a nuovo o revisiona i mezzi leggeri, consigliando quello più adatto per nuovi acquisti: oltre a una selezione tra i marchi Cinelli, Wilier Triestina e Tern c’è la bici Ciclosfuso, personalizzabile in ogni dettaglio e in sei diversi colori.
È stato piacevole, dopo avere recuperato il marito che nel frattempo si era “perso” tra gli scaffali dell’officina, prendere posto insieme nei comodi tavoli e brindare alla mostra di Roberto (in programma fino al 7 maggio) con un buon bianco fermo e un tagliere onesto di salumi e formaggi. Onesto anche il prezzo, al di sotto della media dei locali della zona. Ci torneremo in bici, la prossima volta.
CICLOSFUSO
MILANO
Ingresso da Via Sartirana (di fronte al n. 5) e da Via Vigevano 43 (citofnare Ciclosfuso)
Giorni di apertura: martedì/sabato – dalle ore 10 alle ore 22
Tel. 0258109640
mail: hello@ciclosfuso.com
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3 Comments
Redazione Antonia
12 Aprile 2016 at 6:10Ciao Paola, questo post mi è piaciuto molto! Il locale è originalissimo, devo tenerlo presente la prossima volta che mi recherò a Milano 🙂
Buon martedì.
enricogarrou
11 Aprile 2016 at 9:26Ma bello! Anche il locale è piacevolissimo, il vino ottimo e il tagliere ok. Da andarci allora rigirosamente i bici. Un abbraccio Paola
Paola
11 Aprile 2016 at 10:31Rigorosamente in bici😊. Buon lunedì a te Enrico!