Chiedi chi erano i punk: fenomeno musicale, di moda, di costume, il Punk a 40 anni dalla sua nascita è il protagonista della mostra “Punk in Britain”, in scena alla Galleria Carla Sozzani di Milano. Oltre 90 fotografie che raccontano i protagonisti del movimento più iconoclasta del rock che, dalla metà degli anni ’70, rivoluzionò il linguaggio della moda e della musica a Londra e non solo.
Quindi i Sex Pistols, la band più nota, con ritratti di Sid Vicious e Johnny Rotten ma anche di Siouxsie Sioux, Jordan, Debbie, Billy Idol, Soo Catwoman, Adam Ant che formavano il “Bromley Contingent”, il gruppo di giovani artisti che li seguiva in ogni situazione.
E poi immagini di una giovane Vivienne Westwood, allora compagna di Malcom McLaren che dei Sex Pistols fu ideatore e manager, vestendo la band con le camicie strappate e gli abiti con borchie di SEX, il negozio fetish intorno al quale si incontravano e lavoravano, magari anche come commessi, i ragazzi ribelli e “disturbati” che formarono la band.
La mostra espone le fotografie di Simon Barker (Six), Dennis Morris, Sheila Rock, Ray Stevenson, Karen Knorr, Olivier Richon; disegni, collage e grafiche di Jamie Reid e una sezione speciale dedicata ai video e alle fotografie di John Tiberi, fotografo e tour manager dei Sex Pistols dal 1977 al 1979.
Il punk, che inscenò la reazione alla depressione negli anni di Margaret Thatcher e la risposta al rigido establishment britannico da parte di una generazione dimenticata, è raccontato con un taglio intimista che riprende spesso i protagonisti in contesti domestici, nelle loro camere da letto e nelle cucine, oppure ai concerti: il risultato è quello di un “album di famiglia”, scattato da amici e sodali, quali erano appunto gli autori delle immagini, allora giovani come i musicisti che ritraevano.
Manca tuttavia la testimonianza dell’aspetto dannato del punk, la pulsione autodistruttiva, la deriva tragica delle esistenze di tanti dei suoi protagonisti (Sid Vicious, morto di overdose dopo un’esistenza dannata, su tutti).
La mostra ha comunque il pregio di dare un volto a un movimento che per quanto anomalo, disordinato e inafferrabile, a distanza di 40 anni, esercita ancora un’influenza estetica e per certi aspetti anche etica sulla nostra società. La moda dopo il punk non è stata più la stessa ma anche la regina Elisabetta ha dovuto fare i conti con la sua immagine dopo i ritratti di Jamie Reid che la rappresentavano con la spilla infilata tra le labbra.
Li potete vedere al primo piano di 10 Corso Como, dove ha sede la Galleria Carla Sozzani, uno spazio molto bello che, oltre alle opere, offre la vista di scorci incantevoli sul giardino interno e sullo skyline disegnato dai nuovi edifici intorno a Piazza Gae Aulenti.
Si può dire quel che si vuole del concept store della Sozzani, in primis che la selezionatissima merce esposta (abiti, accessori, oggetti di design, libri) ha prezzi proibitivi. Ma è anche un luogo che racconta con un gusto unico lo spirito e le tendenze del nostro tempo e che con la sua Galleria, mette la bellezza e la cultura a disposizione di tutti, gratuitamente. Se intanto volete sapere chi erano i Punk, la mostra è aperta fino al 28 agosto.
PUNK IN BRITAIN
Milano
Galleria Carla Sozzani
Corso Como 10
dal 12 giugno al 28 agosto 2016
Orari di apertura: tutti i giorni 10.30-19.30; mercoledì e giovedì 10.30-21.00.
Ingresso gratuito
Tel. +39 02.653531
7 Comments
lillyslifestyle
26 Luglio 2016 at 12:50Anche se non mi identifica, trovo il movimento punk molto interessante e visivamente accattivante. Mi sarebbe piaciuto fare un salto all’esposizione ma troppo lontana 😉
Paola
20 Luglio 2016 at 18:53Rock forever! Grazie della segnalazione, non sono sicura di riuscire a vederla, ma chissà. Vero che la galleria di corso Como è sempre molto stimolante
milesweetdiary
19 Luglio 2016 at 16:46Ineressante mostra. Grazie Paola!
orlando778
19 Luglio 2016 at 16:31Andrò sicuramente in questi giorni, baci cara:-)
Paola
19 Luglio 2016 at 16:36È’ sempre aperta e ingresso è libero.
giulianacimurri
19 Luglio 2016 at 9:39Assolutamente un fantastico reportage, punk forever….
Paola
19 Luglio 2016 at 10:45Grazie Giuliana! Rock forever!