Il Messner Mountain Museum Corones è stato realizzato dall’archistar Zaha Hadid su un belvedere dal quale è possibile ammirare con una vista a 360 gradi le vette più spettacolari delle Dolomiti, dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Si raggiungono i 2275 metri di Plan de Corones in funivia dalla Val Pusteria o dal passo della Furcia e si rimane folgorati dalla vista del ghiacciaio della Marmolada e dalle vette delle Tofane che circondano l’altipiano, dalla sacralità della natura brulla e scarna, dalla sagoma della grande Campana della Pace, portata lassù nel 2002 e che batte i suoi rintocchi, ogni giorno, alle 12.
In lontananza, mimetizzati tra le rocce, le cornici in cemento delle finestre del MMM Corones, il sesto del circuito museale dedicato da Messner alla montagna nel Sudtirolo e del Bellunese e tra le ultime opere della Hadid, scomparsa la scorsa primavera al culmine di una carriera che l’aveva portata a vincere nel 2004, unica donna nella storia, il Premio Pritzker per l’architettura.
Aperto al pubblico nel luglio del 2015 e visitabile quasi tutto l’anno, il Museo ha una struttura che non lascia indifferenti: le forme in cemento che sbucano tra le curve del terreno sono di un’essenzialità che può sembrare brutale.
I commenti dei visitatori che come me si trovavano a Plan de Corones in una magnifica giornata di agosto, erano infatti discordi: c’era chi apprezzava la mimesi della costruzione nel paesaggio e chi invece ne criticava l’impatto estetico da bunker o da cantiere non finito.
Personalmente sono rimasta affascinata dal progetto della Hadid che ha concepito un museo sotterraneo, ricavato da un buco nella roccia e utilizzando poi il materiale scavato per ricoprire la struttura e uniformarla così al paesaggio.
Il visitatore, varcato l’ingresso che ricorda un blocco di ghiaccio, si immerge nel cuore della montagna, scendendo in profondità di due livelli. Il suo percorso alla scoperta della storia dell’alpinismo tradizionale cui è dedicato il museo, avviene in spazi delineati da forme liquide che disegnano sale e grotte e scale dalle linee curve.
MMM CORONES, GALLERY
I cimeli esposti sono soprattutto attrezzature ma anche quadri, sculture e opere d’arte oltre agli omaggi a scalatori, filosofi, intellettuali che hanno vissuto e celebrato l’epopea della montagna come Walter Bonatti, Nietzsche, Goethe e lo stesso Messner.
Raccolte interessanti, raccontate tuttavia con eccessiva parsimonia, senza l’ausilio di audioguide e con didascalie minime, mentre il filmato nella sala video è solo in lingua tedesca e senza sottotitoli in italiano.
Al di là della curatela, tuttavia il MMM Corones è tra gli spazi museali più belli che io abbia mai visitato. Un tempio dedicato alla montagna che si rivela senza soluzione di continuità tra gli spazi morbidi, tra le curve delle pareti culminando sulla terrazza allungata nel vuoto davanti a un panorama da togliere il fiato. Una postazione scelta non a caso per un famoso spot pubblicitario che inneggiava alle infinite possibilità del nostro futuro. Il lavoro del copy in quel caso non è stato difficile: davanti a uno scenario così il mondo è davvero magnifico.
MMM CORONES
Plan de Corones
Apertura: tutti i giorni, dalla prima domenica di giugno fino alla seconda domenica di ottobre e dalla fine di novembre fino metà di aprile (in corrispondenza agli orari delle funivie) dalle ore 10 alle ore 16. Ultimo ingresso alle ore 15:30
Prezzo biglietto: intero 8 euro.
2 Comments
orlando778
5 Settembre 2016 at 11:09Meraviglioso, lo dovrò visitare, baci cara!
Paola
5 Settembre 2016 at 12:00Una delle cose più belle viste durante la mia vacanza quest’estate. Non mancarlo, Mir!