Nei giorni scorsi sono stata stata invitata da Rigoni di Asiago a una giornata dedicata alle food blogger. Un invito che mi ha piacevolmente sorpreso, sia perché conosco e apprezzo i prodotti biologici di Rigoni e sia perché non immaginavo che il mio blog entrasse nell’orbita di osservazione del mio usuale fornitore di marmellate. Il merito in realtà non è il mio ma di mio marito Luigi: è lui il cuoco di famiglia ed è lui che prepara ogni settimana le ricette per il blog. Io mi limito ad assaggiarle e a scattare le foto finali per la presentazione del piatto!
Fatta questa doverosa premessa, sono andata al Rigoni Blogger Day carica di curiosità e anche sollevata all’idea di evitare il caos milanese del Fuorisalone nella mattinata di sciopero dei mezzi.
A “Naturalmente a Milano”, il Flagship Store di Rigoni di Asiago in via Buonarroti sono stata accolta dal sorriso di Elena Gios e Cristina Cossa che, dopo i saluti e le presentazioni di rito, hanno introdotto la trentina di blogger selezionate dentro il mondo della Rigoni, un’azienda a conduzione familiare, fortemente legata al territorio di Asiago che esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. La sua storia mi piace perché tutto parte da una donna, Elisa Antonini, la nonna degli attuali titolari che negli anni ’20, dopo la Prima Guerra Mondiale, prende un’arnia da cui ricavare del miele che l’aiuti a sfamare la nidiata di figli.
Da quella dimensione povera e amatoriale, in pochi anni, l’energica e lungimirante nonna Elisa ricava una piccola apicoltura con un negozio di vendita del miele e un’attività che coinvolge tutta la famiglia. L’azienda cresce e decolla nel 1979 con l’offerta di mieli monofloreali come acacia, tiglio, arancia, limone, castagno e così via e l’apertura di un secondo stabilimento a Foza, sempre nell’altipiano di Asiago. Ma è agli inizi degli anni ’90 che la Rigoni fa il salto di qualità, avviando una produzione totalmente biologica attestata da certificazioni internazionali.
La scelta del biologico, l’eliminazione di pesticidi, una produzione che non prevede l’aggiunta di aromi e additivi, il controllo certificato di tutta la filiera portano i mieli e le confetture Fiordifrutta proposte in quegli anni a diventare nel 2008 leader di mercato mentre l’azienda raggiunge una lavorazione che arriva ogni anno a circa 6.000 tonnellate di frutta. I fornitori della frutta sono distribuiti nelle varie regioni d’Italia, con l’eccezione di fragole e i frutti di bosco, provenienti dalla Bulgaria dove Rigoni ha acquistato terreni a coltivazione biologica. Tutta la produzione rimane però nell’altipiano di Asiago, con un attento controllo di qualità che viene personalmente seguito dagli eredi di terza generazione di nonna Elisa.
Giusto il tempo perché appuntassimo su taccuini e tablet i dati essenziali sul racconto dell’azienda che la giornata ha preso una gustosissima piega: ovvero la presentazione di un menù speciale a noi dedicato da parte da Martino Scarpa, titolare della rinomata Osteria ai Do Campanili di Cavallino Treporti (VE) nonchè uno degli chef della trasmissione Rai La Prova del Cuoco.
Dalla saletta dove eravamo accomodate, ci siamo collegate con una una telecamera alla cucina a vista di Naturalmente a Milano dove Scarpa era all’opera. Il collegamento ci ha permesso di seguire le fasi salienti dell’impiattamento delle tre portate e del dolce in menù. Martino ha ideato tre fantastiche ricette (oltre al gelato), esaltate dalla presenza di una scelta di confetture. Dopo il mini cooking show abbiamo gustato il delicatissimo menù dello chef nello spazio a noi riservato.
Personalmente sono stata folgorata dal baccalà in dolce cottura (85°) con il radicchio di Treviso brasato e l’emulsione di Fiordifrutta di pere e aceto di riso. Una sinfonia di sapori e consistenze che ancora, mentre scrivo, mi fa venire l’acquolina in bocca! Chiacchierando con lo chef dopo il pranzo, ho scoperto che Martino Scarpa è un’autorità nella preparazione del baccalà, avendo vinto il primo premio al Festival Triveneto con la sua ricetta di Baccalà al latte di capra con verzottino e riduzione di pera. Ho chiesto allo chef di potere avere la ricetta del Rigoni Blogger Day che Luigi ha promesso di replicare per Lamiacameraconvista: speriamo venga altrettanto buona!
Il pranzo è stato un momento piacevole anche per la conoscenza delle blogger che erano mie vicine di tavola, come Valentina Tozza di La Cucina che Vale, Michela Festa di Le Torte di Michi, Lisa Casali di Eco Cucina, Bettina Balzani di Bettina in Cucina, Tatiana Berlaffa di GreenTea for Breakfast, Barbara Benetti di Cucino per Passione e Federica Gianelli di Papillamonella.
Dopo scambi di esperienze e i selfie di rito con lo chef, il programma si è concluso con la dietista Emanuela Russo che dopo avere esposto i principi di una dieta bilanciata ha risposto a tutti i nostri quesiti riguardo l’alimentazione: dalla dieta a Zona alle intolleranza al lattosio, agli alimenti con e senza glutine.
Insomma, una giornata veramente piacevole, che mi ha fatto apprezzare non solo il senso dell’ospitalità e della convivialità del team di Rigoni Asiago ma anche l’ambiente delle foodblogger, che conoscevo solo da appassionata di cucina e che si è rivelato pieno di ragazze e donne simpatiche oltre che – ma questo non serve dirlo – autentiche esperte di cucina.
8 Comments
Paola
11 Aprile 2017 at 19:29Che bella esperienza! Visiterò il negozio, non lontano da casa mia
Paola
11 Aprile 2017 at 20:46Anche io l’ho raggiunto a piedi il giorno dello sciopero dei mezzi ;-). È un posto molto carino, per tutte le ore della giornata.Ciao!
Viaggiando con Bea
11 Aprile 2017 at 15:59Grazie mille per l’info. Ho già provveduto a scrivere a Elena magari se sono fortunata la prossima volta vengo coinvolta anch’io. Un caro saluto Bea
milesweetdiary
11 Aprile 2017 at 15:22Grazie Paola, un articolo che emana energia e divertimento.
Paola
11 Aprile 2017 at 20:42In effetti mi sono divertita, contenta di quest’esperienza :-). Ciao!
zampagolosa
11 Aprile 2017 at 11:59che invidiaaaaaa
Viaggiando con Bea
11 Aprile 2017 at 11:39Ma che bell’esperienza. Pensa che io invece ho partecipato recentemente a Padova ad un incontro sulla carne irlandese. Bellissima esperienza che mi piacerebbe ripetere con il bio. Ahi ahi, se nei prossimi giorni faccio una passeggiata a Milano ti chiamo per un coffee, che ne pensi? CIao e buona giornata.
A proposito articolo fatto benissimo e guarda caso sono un’ottima consumatrice delle marmellate Rigoni di Asiago. Che tu sappia fanno altre giornate del genere’ Sono molto sensibile agli incontri BIO, Ciaoo
Ps: ne approfitto per introdurti nel mondo della carne BIO
https://viaggiandoconbea.com/2017/02/01/irishorganicbeef-il-buono-della-carne-biologica/
Paola
11 Aprile 2017 at 12:21Grazie Bea, interessante il tuo post e pieno di immagini!Come ho scritto l’invito da parte di Rigoni di Asiago è stata una sorpresa. Se vuoi contattarli prova con Elena Gios che, tra le altre cose, si occupa del mondo blogger : elena.gios@rigonidiasiago.com ciao!