Si chiamano MinoreUGUALE e sono borse parecchio stilose, semplici ma raffinate nei dettagli, in canvas cerato e pelle con interni in tele camicia e tessuti. Sono realizzate da Aziz, Adrian, Ersin, Alessandro e Hassan, cinque persone detenute che stanno percorrendo un percorso di formazione e di riabilitazione attraverso il lavoro nel carcere di Monza. Le borse sono in vendita online e, a partire da giovedì 14 dicembre, nel negozio della Sartoria SanVittore in via Gaudenzio Ferrari 3, a Milano. Il prezzo è contenuto: solo 50 euro per un prodotto artigianale, in edizione limitata di 100 pezzi, confezionato con un cartellino che ne racconta storia e concept.
Un’idea per un regalo di gusto ma anche di valore in occasione del Natale. Le borse MinoreUGUALE fanno parte di un progetto sostenuto dalla Fondazione della Comunità MB e ideato dalla Cooperativa sociale Alice, nata nel 1992 all’interno del carcere di San Vittore e poi di Bollate e Monza con l’intento di offrire opportunità lavorative alla persone detenute.
Cooperativa Alice, oltre al brand di moda sociale Sartoria SanVittore di cui vi ho parlato spesso nel blog, ha creato nel 2015 SociallyMadeinItaly, un network di laboratori nelle sezioni femminili dei penitenziari italiani dedicate al lavoro sartoriale e ad altre tecniche artigianali come tessitura, pelletteria, feltro e serigrafia.
Guidato dalla project manager Caterina Micolano e Luisa Della Morte di Coopeativa Alice, SociallyMadeinItaly ha avviato collaborazioni con marchi di moda sostenibile come Carmina Campus di Ilaria Venturini Fendi ed è sostenuto da esponenti del Made in Italy, dell’Altamoda italiana e del lusso, che supportano il progetto e sono docenti dei training formativi e mentori dei laboratori.
Le borse MinoreUGUALE rappresentano il primo prodotto del laboratorio di pelletteria avviato da SociallyMadeinItaly all’interno del penitenziario maschile di Monza. “MinoreUGUALE è un simbolo matematico, un ordine di grandezza, l’elemento che secondo la Treccani definisce una disuguaglianza debole – mi racconta Caterina Micolano -. MinoreUGUALE si pronuncia veloce, quasi fosse una parola unica. Nel linguaggio dell’Etica Minore È Uguale: quindi pari dignità, pari diritti, pari importanza. MinoreUGUALE vuole portare avanti un concetto che non è necessariamente legato alla detenzione, un’istanza di pari opportunità nella quale riconoscersi tutti”.
4 Comments
Paola
18 Dicembre 2017 at 22:32Ciao Paola, sai che oggi ti ho vista … alla libreria di via Savona. O sbaglio?
Paola
19 Dicembre 2017 at 7:24Ciao Paola! Ero proprio lì per una pausa caffè con un’amica!
Paola
15 Dicembre 2017 at 23:39Grazie Paola!
milesweetdiary
11 Dicembre 2017 at 15:20Oh quante cose ci fai scopire Paola. Grazie!