Semplicità e complessità, profondità e leggerezza, femminile e maschile, dritto e rovescio: la moda di Francesca Marchisio è un’armoniosa sintesi di opposti. Una ricerca di stile che esplora la quotidianità della donna contemporanea, offrendo la possibilità di vivere l’abito secondo il momento e le necessità di giornate in continuo movimento. Donne come Francesca, impegnata nel lavoro di stilista e nello sviluppo della sua griffe ma anche giovane mamma, alle prese con la cura felice di una bimba di due anni.
“Sì, diciamo che la mia moda trae ispirazione anche dalla mia vita e dalle mie esigenze – si racconta alla presentazione della sua collezione SS2020 durante Milano Fashion Week -: sono una persona attiva con tanti interessi e amo riscoprire il valore di opere senza tempo, come le Lezioni Americane di Italo Calvino dove, nel capitolo sulla leggerezza, ho tratto il tema dell’ossimoro che titola la collezione. Non mi interessa aderire alle tendenza del momento ma creare capi che superino la prova del tempo, da indossare in tante occasioni. La mia è la proposta di una moda libera, funzionale, fluida che si adatta alla personalità di chi la sceglie e la indossa”.
Una proposta che piace: il suo brand è presente in store come Biffi e Banner a Milano e Penelope a Brescia.
Francesca è da sempre affascinata dal concetto di versatilità: non a caso, dopo la laurea alla Marangoni di Milano e un’esperienza formativa presso il Gruppo Maxmara a Reggio Emilia, nel 2011 ha creato Sacaporter, un progetto ispirato al viaggio e alla trasformazione dove i capi erano intesi come oggetti modulari e multifunzionali. Lo scorso anno il lancio della collezione intitolata a suo nome, dove la designer approfondisce ulteriormente il suo percorso progettuale introducendo l’elemento della reversibilità: tutti i capi hanno due anime, un dentro e un fuori, un contrasto che nella visione stilistica di Francesca Marchisio diventa armonia di opposti.
Un’armonia risolta con praticità ed eleganza: i capi spalla della collezione invernale abbinano un lato dai colori neutri con interni in lana check, o imbottiti in ovatta che ammorbidiscono i tagli squisitamente maschili. Belli i piumini double face, con un côté in tinta unita e l’altro a vivaci stampe digitali ispirate ad elementi naturali e metereologici dell’autunno e dell’inverno. Le imbottiture sono in morbido Thermore Ecodown® Fibers, un materiale interamente ricavato dal riciclo di bottiglie di plastica PET.
La designer è un’interprete della moda consapevole: la sua collezione, oltre a capi ideati per durare nel tempo, vanta una filiera trasparente tutta made in Italy, tecnologie e lavorazioni attente all’impatto ambientale, come le stampe digitali e l’impiego di lane tinto filo per ridurre il consumo di acqua.
Tra le novità della bella presentazione al Salotto di Milano, la capsule Waste&Precious realizzata con gli scarti di tessuto dei cartamodelli dai quali sono state ricavate bolle di varie dimensioni e colori, poi assemblate con una lavorazione artigianale. “Unitamente alla filosofia upcycling, questa collezione è stata pensata per valorizzare il lavoro dei sarti – spiega Francesca – . Nella catena manifatturiera italiana c’è molta carenza di giovani. In pochi si appassionano a un lavoro che a volte può sembrare ripetitivo e alienante. Con questi capi gli artigiani sono stati liberi di assemblare gli elementi secondo la loro creatività”.
Il risultato sono top e abitini deliziosi, eterei e danzanti: capi che raccontano una nuova storia di unicità e bellezza.
FRANCESCA MARCHISIO
via della Racchetta 1/b
Reggio Emilia
info@francescamarchisio.it
www.francescamarchisio.it
1 Comment
Paola Bortolani
16 Gennaio 2020 at 14:53Belli i capi e bellissime le foto. Poi Reggio Emilia è evidentemente un posto che ispira la moda 😉