Se potessi uscire dalle restrizioni colorate che segnano in questi giorni l’Italia, oggi vorrei sbarcare a Pisa e vedere i gioielli di Chiara Voliani. Non posso e quindi ne parlo con lei al telefono mentre sullo schermo del mio computer mi soffermo sulle immagini di collane, bracciali, anelli, orecchini al mio sguardo bellissimi. Li vedo bellissimi perché li sento potenti, dotati di un’energia luminosa che arriva lontano.
Lo dico a Chiara che mi ascolta al telefono e mi risponde con una bella risata che precede la parlata dall’accento toscano: “Non sei la prima a fare quest’osservazione. Altre donne mi dicono che i miei gioielli hanno una carica positiva, capace di emozionare. La cosa non può che farmi piacere perché credo nella proprietà dei metalli e delle pietre e nell’energia dei miei oggetti d’arte”.
Oggetti d’arte perché belli e perché unici: Chiara li crea come sculture, plasmando a mano la resina, spesso modellandola attorno a una pietra e forgiando ad uno ad uno gli elementi che vanno a comporrei suoi gioielli: “Quando la resina si è solidificata, i modelli vengono immersi in un bagno galvanico con argento puro. Ne risultano oggetti materici eppure leggerissimi, molto luminosi, dotati di una preziosità che si percepisce anche al tatto”.
Il gioiello è entrato nell’esistenza di Chiara in un momento particolare della sua vita personale e professionale, quando l’impegno nella gestione di due importanti boutique a Pisa non le bastava più: “Ho cominciato giovanissima, rinunciando anche a concludere gli studi di Giurisprudenza. Trattavamo brand di ricerca che sono diventati molto noti, ero ogni giorno a contatto con la moda che è tutt’ora una mia grande passione ma dopo vent’anni, dentro di me cercavo nuove motivazioni”.
È a quel punto che nella boutique e nella vita di Chiara arriva Giuliana Michelotti, fashion designer e artista del gioiello, personalità cosmopolita che vive tra Milano e New York: “Una donna di grandissimo fascino con la quale si crea subito un legame particolare. Io allora mi occupavo esclusivamente di moda ma mi innamoro dei gioielli di Giuliana perché ne colgo l’anima”. Da questo incontro, la decisione di lasciare la sicurezza del lavoro a Pisa e di accettare l’offerta di Giuliana di occuparsi dell’attività commerciale della sua collezione.
Dopo la parentesi formativa di un anno sabbatico a New York, il ritorno in Italia con le idee chiare per la promozione dei gioielli. “Abbiamo scelto di trattare le creazioni di Giuliana come oggetti d’arte e quindi di esporle in contesti selezionati dove la collezione dialogasse con altre proposte altrettanto raffinate: spazi espositivi di prestigio, un museo d’arte moderna a Palm Beach e l’ambasciata italiana a Bruxelles”.
Nella modalità di lavoro in full immersion, Chiara affianca l’attività commerciale all’apprendimento delle tecniche di lavorazione artistica dei gioielli, alla conoscenza dei materiali, della filiera produttiva e quando, dopo sette anni di collaborazione, Giuliana non può più seguire la collezione e lascia l’attività, Chiara ne porta avanti l’ispirazione con il proprio marchio, lanciato a inizio 2020.
“Non parto dal disegno ma mi siedo al grande tavolo del laboratorio ricavato nella mia casa con il desiderio di lavorare la resina creando una forma, spesso ispirata dalla natura, o di volerla plasmare intorno a una pietra che mi ha affascinato. Preferisco le pietre grezze ma vado molto ad istinto, scelgo i quarzi, i topazi, l’agata, pietre meravigliose che seleziono in base alle forme e a come li vedo sulla mia mano. Ho un approccio molto materico. Le guardo e immagino il gioiello che diventeranno una volta indossate: una collana che accende un vestito, un braccialetto che accarezza il polso, un anello su una mano”.
Gioielli che Chiara espone in luoghi selezionati dalla sua lunga esperienza nel mondo della moda: boutique e concept store in tanti capoluoghi di provincia, eventi come il Barolo Fashion Show che si è svolto nei mesi scorsi nel centro delle Langhe e dove i suoi gioielli sono stati tra protagonisti della kermesse.
Lei li porta benissimo: sul viso sempre abbronzato dal sole e dalle passeggiate spesso in riva al mare o sugli abiti che definiscono il suo stile: maglie a righe con i pantaloni da uomo, gilet e giacche di sartoria maschile, lunghi abiti candidi. Un rigore che racchiude una femminilità intensa, quella di una donna libera, capace di apprezzare i momenti belli della vita: “Mi piace la buona cucina e il buon vino e so riconoscere il sapore di un whiskey di qualità. Il massimo è poterlo accompagnare al fumo di uno dei miei sigari Casanova, a conclusione di una cena con mio marito o durante un momento di convivialità con gli amici. Il lusso, per me, è l’unicità”.
I gioielli d’arte di Chiara Voliani sono sul suo sito, sulla pagina Facebook e Instagram.
6 Comments
Paola Bortolani
14 Dicembre 2020 at 22:50Belli, allegri!
Elisabetta
14 Dicembre 2020 at 16:18Che meraviglia!!! Dove posso comprarli? a Milano e possibile
Paola
15 Dicembre 2020 at 13:42A fine articolo ci sono tutti i link al sito e ai social attraverso i quali rintracciare Chiara Voliani 😊
Paolo Cancarini
11 Dicembre 2020 at 6:42Letto l’articolo. I piacerebbe un anello con la pietra verde. Adesso ne porto uno d’acciaio con pietra nera. Troppo serio…
Sonia Faccin
10 Dicembre 2020 at 11:31complimenti è sempre un piacere leggere le tue newsletter. Mai invasiva e sempre interessante.
Paola
10 Dicembre 2020 at 11:58Grazie! Cerco di selezionare i miei racconti di cose belle. Alla prossima newsletter, allora!