Milano Storie

Anna Buono e le sue case perfette

Anna Buono e Paola

Anna Buono fa una di quelle cose che in un’altra vita mi sarebbe piaciuto provare se non fossi diventata giornalista: vende case. Sarà che sono cresciuta nella bassa bresciana con la presenza di una betoniera fissa nel cortile, sarà che sono nata sotto il segno del Cancro che l’abitazione se lo porta addirittura appresso, fatto sta che la casa è una delle mie grandi passioni. E lo è ovviamente anche di Anna Buono che su questa passione però ci ha costruito una professione.

Anna è un’agente immobiliare, vende case a Milano e dintorni. Non è certo l’unica, ma lei lo fa in modo speciale. L’ho intercettata su Instagram e sono diventata presto una follower fedelissima del suo profilo Caseperfette dove mi delizia ogni giorno con foto di soggiorni, cucine, camere da letto, poltrone, librerie, lampade, specchi e camini, portoni e cortili tutti molto instagrammabili ma soprattutto con ambienti che diventano racconti di vita. Piccole storie di case vere – o case inventate perché desiderate e sognate – proposte a puntate nei suoi post. Più che una pagina social, la sua è un’agenzia letteraria, dove Anna appare utilizzando un filtro instagram molto fake che le tinge i capelli di rosa shocking o di viola, a seconda dei giorni: difficile dimenticarla!

Anna Buono
Case e gatti, tra le passioni di Anna

Facile però incontrarla dopo un simpatico scambio di messaggi. Lei abita a Milano, a qualche fermata di autobus dal mio quartiere, in un appartamento bello e vissuto, pieno di quadri, libri, tappeti colorati, una memorabile tappezzeria a fiori e la presenza sorniona dei gatti che la seguono ovunque. Dovevo rimanerci un’ora, ne sono uscita dopo tre di chiacchiere allegre, tenendo tra le mani un piccolo libro che nella scelta della copertina e dei caratteri di stampa è una scherzosa citazione delle edizioni Adelphi. La storia di una casa, narrata in prima persona, che racconta come l’incontro con Anna di Case Perfette l’abbia resa più bella, riscattandola da un’esistenza vuota e abbandonata e consegnandola a un nuovo proprietario che l’apprezzerà come merita. L’ha scritto – va da sè – Anna stessa, individuando una modalità di promozione lontana anni luce dai cataloghi delle solite agenzie in franchising.

Anna Buono catalogo
Case Perfette di Anna si presenta così…

Anna Buono è unica per tanti aspetti. Intanto perché è diventata agente immobiliare solo 10 anni fa, alla soglia dei 50 anni. Ho tante domande da chiederle e alla fine la nostra chiacchierata è diventata un’intervista.
La mia è una vita di cambiamenti: tre figli con tre mariti diversi, frequenti cambi di casa e di lavoro – mi dice accoccolata sul divano di casa -. Maturità rimandata per motivi familiari e ottenuta a 27 anni, studi di filosofia intrapresi per interesse ma poi lasciati per scarso attaccamento al pezzo di carta. Nel 1992 il primo lavoro vero come socia di Mimma Gini, titolare di uno storico negozio di tessuti a Milano, e mia zia da parte di madre. Un’esperienza professionale appassionante e molto formativa che ho concluso dopo 15 anni, poco dopo l’uscita di mia zia dalla società. Era il 2009, avevo 49 anni e non sapevo bene da dove ricominciare. La sola certezza era la forte esperienza in un negozio importante dove tutto ruotava intorno alla casa. Una mattina dei miei 49 anni, all’improvviso mi sono detta: proviamo a fare l’agente immobiliare!”.
E dopo la decisione presa d’istinto, come lo sei diventata davvero?
“Il percorso non è stato tanto semplice: bisogna possedere l’abilitazione professionale che si ottiene seguendo uncorso di formazione e sostenendo un esame presso la Camera di commercio. L’esame è selettivo, con un tasso di promozione del 10-15 per cento. Ho studiato moltissimo per apprendere le nozioni tecniche, gli aspetti legislativi e contrattualistici, quelli tributari, l’estimo. Niente di pratico, ma tanta teoria indispensabile”.
Il passo successivo?
Ho aperto la partita Iva e mi sono gettata nel mare aperto del mercato immobiliare a Milano. Inizialmente mi sono iscritta a una piattaforma riservata agli agenti dove è possibile collaborare con altri colleghi alla vendita degli immobili disponibili  sulla piattaforma. Ne ho venduto solo uno ma mi ha permesso di orientarmi nell’ambiente. La vera promozione della mia attività l’ho fatta con il passaparola e sui social”.
Da quale hai cominciato?
“Da Facebook che allora era il più diffuso e che mi ha permesso di ritrovare le persone incontrate nel corso degli anni, dalle compagne di scuola alle conoscenze per lavoro. Non avevo case da vendere ma ho proposto me stessa. (ride). Il primo immobile venduto infatti è stata una dimora di notevole valore in centro città che mi è stata affidata da amici e che mi ha dato da vivere per un annetto. Dopo il botto ci sono state stagioni di assestamento. Oggi onestamente, l’attività va molto bene”.

Mentre Anna si racconta, le dico che i post preferiti del suo profilo sono quelli dell’home staging: mi piace un sacco confrontare il prima e il dopo di una casa in vendita in seguito ai suoi interventi. Tempo fa ha pubblicato una story con Paola Marella, conduttrice di programmi TV dedicati alla casa. “Ho frequentato a Milano il primo corso in assoluto proposto in Italia e la Marella era tra i docenti”, ricorda Anna.
Ma che cosa è esattamente l’home staging?
“E’ un’attività di valorizzazione immobiliare, una messa in scena della casa con l’esclusiva finalità di venderla o affittarla. Da non confondere con lo styling d’interni che richiede altre professionalità. Spesso per gli allestimenti, le cucine per esempio, si utilizzano mobili di cartone che rendono benissimo la disponibilità degli spazi. Poi negli anni io mi sono costruita una buona fornitura di elementi di arredo di mio gusto personale per il restyling delle case che mi vengono affidate dal cliente. Non sono interventi sempre necessari: molte abitazioni sono perfette così, però per alcune l’home staging fa la differenza”. 

Anna Buono
Home sweet home: Anna ama il colore nelle case

Posso chiederti quanto costa questo servizio al cliente? 
“L’home staging completo di fotografie intorno all’1 per cento del prezzo di vendita ma sono percentuali da stabilire anche in base al valore delle singole case”.
Secondo te può diventare una professione a se stante?
“Uhm, difficile campare solo su quello. Il mio è un servizio accessorio a quello di agente immobiliare”.
Della tua esperienza mi piace il fatto che hai intrapreso con successo una professione dove avere un’età matura ed essere donna non è stato uno svantaggio. Mi sbaglio?
Diciamo che avere 50 anni ed essere donna quando ho iniziato questo lavoro non ha rappresentato un handicap! L’immobiliare probabilmente ai vertici di qualche associazione è prevalentemente rappresentato da uomini ma nel settore ci sono parecchie donne.Nella pratica del mio mestiere e anche su Instagram, dove ho un bellissimo dialogo con le follower, trovo ascolto a dispetto dell’età e di un’immagine che non è certo da influencer. Anzi, direi che età e autenticità sono contenuti valoriali competitivi nella mia professione.Vendo case a tante donne come me che trovano un’interlocutrice alla pari, e questo rassicura”.
Quindi consiglieresti a una donna non più giovane di iniziare anche da zero una carriera nel settore immobiliare?
Io adoro il mio mestiere e sono felice della mia scelta. E’ un lavoro che puoi ritagliare a tua misura, in base alla tua indole e ai tuoi impegni familiari: un lusso da una certa età in poi! Attenzione però: è un lavoro gestibile ma non è un lavoro facile. Ricevo su Instagram parecchi messaggi di donne che mi chiedono pareri su cosa fare e come cominciare per iniziare ad orientarsi o per offerte di collaborazioni. Io dico chiaramente che si può iniziare a fare l’agente immobiliare a tutte le età ma è un lavoro da imprenditrice, quindi con una ceta quota di rischio, non adatto a tutti i tipi di persona. Questo se, come ho fatto io, dopo il patentino si apre subito la partiva iva con relativo lancio nel buio. In alternativa l’attestato ufficiale è ben spendibile se si vuole collaborare con le agenzie, dove la maggior parte del personale ne è privo”.

Anna Buono a casa
Bella la sua casa, ma Anna pensa già a un nuovo trasloco…

L’ultima domanda riguarda la tua passione e capacità per la scrittura. Su Instagram ci hai detto che hai un libro nel cassetto. Come è nata l’idea?
“È colpa di mio marito! (ride). Sono un’irrequieta e man mano che invecchiavo non riuscivo più a fare tutte quelle attività fisiche che mi appassionano come zappare l’orto, muovermi in motorino etc etc. Emilio mi vedeva annoiata. Nel contempo avevo cominciato a scrivere brevi racconti su Facebook e i commenti erano incoraggianti. Lui mi ha buttato lì l’osso di un’idea: perché non ne scrivi cento? Cento mi sembrava una cifra troppo impegnativa… e invece li ho scritti nel giro di due mesi. Li ho raccolti in un libro che si intitola: “La mia vita in cento pezzi”. Quando sono a 15mila follower lo pubblico!”.

Per saperne di più: Case Perfette




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