Sono contenta che la mostra The People I Like di Giovanni Gastel sia stata prorogata fino al 22 maggio. Ho colto così l’occasione di tornare alla Triennale, uno degli spazi museali che più amo di Milano per incontrare una volta di più lo sguardo di un fotografo e di un uomo che ha fatto dell’eleganza la cifra distintiva del suo talento e del suo comportamento personale.
Gastel è stato uno dei fotografi italiani più famosi degli ultimi quarant’anni con scatti e servizi fotografici per i magazine internazionali e campagne pubblicitarie per le grandi firme della moda. Dagli anni ’80 le sue immagini hanno accompagnato la crescita del Made in Italy nel mondo.
Nipote di Luchino Visconti e quindi appartenente all’altissima aristocrazia italiana, fotografo e poi artista di fama con mostre curate da critici come Germano Celant, autore di raffinati libri di fotografia e anche poeta, Giovanni Gastel è scomparso prematuramente poco più di un anno fa. La sua morte, così repentina, ha lasciato un grande rimpianto, non solo negli ambienti dell’editoria, della moda, del design, dell’arte che hanno sempre riconosciuto il suo talento ma anche tra i milanesi “comuni” che incontrava volentieri nelle varie manifestazioni pubbliche della città, alla mostra di un giovane collega, negli stand del Fuorisalone in zona Tortona dove aveva sede il suo studio fotografico, agli eventi organizzati dall’Associazione dei fotografi professionisti di cui era presidente, alla Triennale che ospitò nel 1997 la sua prima mostra antologica.
Curata da Uberto Frigerio, con allestimento di Lissoni Associati, già esposta con grande risalto al Maxxi di Roma nel 2020, The People I Like presenta oltre 200 ritratti delle personalità incontrate da Giovanni Gastel nel corso della sua carriera: donne e uomini del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo, della politica. Da Barak Obama a Vasco Rossi, da Mara Venier a Franca Sozzani, da Roberto Bolle a Bebe Vio: modelle, attrici, artisti, operatori del settore, vip, cantanti, musicisti, politici, giornalisti, designer, sportivi, chef in un caleidoscopio di fotografie esposte senza un ordine preciso né un’appartenenza a un determinato settore o categoria. L’elemento che le collega è la loro relazione con il fotografo, la dichiarazione di simpatia da lui esplicitata con ineffabile leggerezza nel titolo: The People I Like, le persone che mi piacciono.
Non occorre essere particolarmente appassionati di fotografia per lasciarsi sedurre dal gioco di sguardi e dall’intensità emanata dai volti delle donne e degli uomini che sono piaciuti a Gastel. Dal sorriso irresistibile di Obama, allo sguardo da gatta di Isabella Ferrari, alla smorfia di sfida di Marco Pannella mentre fuma l’ennesima sigaretta, all’espressione ieratica e dolente di Lapo Elkann, si attraversa il percorso a labirinto dell’esposizione con la sensazione di penetrare nell’anima delle persone ritratte, di cogliere il segreto del loro carisma o l’imprevedibile fragilità.
Oltre alla perfezione formale delle immagini, in grande formato, la maggior parte in bianco e nero, i ritratti di Giovanni Gastel sono bellissimi perché ci svelano un momento sublime, la consegna fiduciosa della propria anima allo sguardo indagatore del fotografo che ne rivela la verità.
Il grande protagonista dei 200 ritratti in mostra alla Triennale è l’attimo di seduzione reciproca e assoluta che è intercorso tra Gastel e i suoi soggetti, gli uomini e le donne che gli sono piaciuti. L’emozione di un artista che il suo obiettivo ci ha consegnato per sempre. Inutile che vi dica che è da vedere, vero?
Triennale di Milano
Giovanni Gastel
The People I Like
1 dic. 2021 – 22 maggio 2022
A cura di: Uberto Frigerio
Progetto di allestimento: Lissoni Associati
Prodotta da: Image Service in collaborazione con il MAXXI
Biglietti: 8 euro (intero) / 6,50 (ridotto)
Orari di Triennale Milano: martedì – domenica 11.00 – 20.00 (ultimo ingresso alle 19.00)
No Comments